martedì 25 dicembre 2012

Che cos'è lo Spread? e a cosa serve?


Lo spread altro non è che la differenza fra due valori, ossia tra il prezzo di acquisto (bid) e il prezzo di vendita (ask) di una determinata valuta. Ad esempio, se l’EUR/USD quota 1.3200/03, allora in questo caso lo spread sarà dato dalla differenza tra 1.3200 e 1.3203, o 3 pip.

Spread: confronto tra due titoli

Lo spread nasce quindi dal confronto tra due titoli che devono essere della stessa natura e generalmente si tratta di obbligazioni; per fare un esempio, uno degli spread più conosciuti è quello del Bund decennale tedesco o l’equivalente titolo di Stato emesso dall’Italia. La differenza tra il rendimento del Btp (sta per Buono del Tesoro Poliennale) decennale italiano e quello tedesco rappresenta lo spread, che ricopre un ruolo di fondamentale importanza per gli investitori e le loro scelte.

A cosa può servire lo spread?

Come si diceva prima, lo spread è molto importante per gli investitori azionari e può aiutare nel determinare diversi fattori economici, fra cui:
- la quantificazione del rischio finanziario, nel caso in cui vengono effettuati degli investimenti,
- la definizione del rating, ossia la capacità/affidabilità di una società, di un’azienda o di un governo che emettono un titolo di debito,
- la reale capacità di uno Stato di risanare il proprio debito pubblico, capacità che inizia a diminuire quando lo spread diventa più alto.
In definitiva, lo spread può rappresentare uno dei fattori indicativi di una crisi finanziaria ed economica.
Ne leggete tutti i giorni ma non sapete ancora cos'è lo spread?
Nei titoli dei quotidiani di questi giorni, allarmati per la speculazione finanziaria che in questi giorni affligge l'Europa, compare spesso un termine, usato quasi in modo minaccioso, ossia lo “spread” il cui valore al momento è al massimo storico da quando è stato introdotto l’euro.
Spread dalla lingua inglese significa “larghezza”, “apertura” (ma anche “espansione”, e “forbice” in senso figurato inteso come "divario") e viene impiegato oggi nel glossario finanziario per spiegare la differenza tra la resa dei titoli di stato italiani e quelli della Germania, benché possa applicarsi a diverse coppie di valori paragonabili e misurabili nel tempo.
Quando si dice quindi che lo spread si alza, significa che il valore dei titoli di stato italiani vanno a picco rispetto al valore dei corrispettivi tedeschi.

COME FUNZIONANO I TITOLI DI STATO E LO SPREAD?

Tutti gli stati mondiali immettono sul mercato, con aste eseguite con cadenza periodica, un certo numero di titoli obbligazionari, per acquisire liquidità dai mercati finanziari e potere così finanziare il debito pubblico nazionale. Si vende praticamente un pezzo di stato, a investitori esterni, che comprano quindi una porzione del valore dell'azienda Italia.
Nel caso italiano, i titoli di stato sono rappresentati dai BTP (Buoni del Tesoro Poliennali) che, due volte al mese, vengono posti all’asta dalla Banca d’Italia (Bankitalia S.p.A.).
I BTP hanno scadenza a 3, 5, 10, 15 e 30 anni. Ma cos'è questa scadenza? In pratica, lo stato promette a chi investe acquistando i buoni del tesoro poliennali, che al termine del periodo, se avrà investito sul suo debito pubblico (se gli presterà quindi i propri soldi), riceverà indietro il proprio capitale investito, mentre durante il periodo di attesa fino alla scadenza, riceverà periodicamente le cedole di interessi.

Nessun commento:

Posta un commento

Se vi è piaciuto o ci sono problemi lasciate un commento