mercoledì 26 dicembre 2012

Che cos’è il Kinect? a cosa serve? e come funziona?


Dopo Nintendo e Sony anche Microsoft è sbarcata nel futuro proponendo la sua versione della tecnologia che dovrebbe rivoluzionare il gioco su console. Se la Wii alcuni anni fa ha aperto le danze con l’introduzione del Wiimote  ora i colossi Sony con la sua PS3 e Microsoft con la Xbox 360 entrano prepotentemente nell’universo della next-next generationper console.

Per fare questo Microsoft ha sviluppato una tecnologia denominata Kinect. Cos’è in realtà il Kinect?

E’ un sensore di movimento ideato per rendere la Xbox 360 ancora più coinvolgente ed appassionante. Questo sensore offre a tutti gli utentill’opportunità di divenire essi stessi i controller del gioco, sostituendosi agli ormai “vecchi” joypad. L’idea è quella di usare il proprio corpo per giocare con la nostra console. 
Il termine Kinect nasce dall’unione di due termini dal significato vario: cinetico (energico, attivo, dinamico) insieme al termine connect, che significa ovviamente connessi. Questi termini simbolegiano la connessione che si vuole sempre più creare tra uomo e macchina, cose che solo qualche anno fa erano pura fantascienza alla Minority Report.

La nuova tecnologia toglie il giocatore di video games dalla sua sedia “sedentaria! e  lo getta in un’arena a boxare o in un fiume in piena lungo una cascata, a giocare a ping pong  o a tennis, a calcio e senza l’ausilio tanto amato del joypad.

Il sensore Kinect è in grado di registrare i movimenti del corpo nelle 3 differenti dimensioni ed elaborarli in tempo reale, quindi a seconda di come noi ci muoveremo nello spazio il sensore trasformerà i dati ricevuti in movimenti del nostro avatar nel gioco: oltre ai movimenti il dispositivo di un sistema di riconoscimento vocale e sarà quindi possibile utilizzare comandi vocali per mettere in play una canzone o un film, o semplicemente per muoversi all’interno dei menu del gioco. 
In giochi come il semplice Kinectimales i bambini possono selezionare il nome del loro personaggio chiamandolo e poi di conseguenza chiamarlo durante il gioco.

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